sabato 9 luglio 2011

I fantasmi

La parola fantasma viene dal greco “phàinesthai” e significa apparire. Si riferisce all'apparizione di persona, oggetto o animale che, dopo qualche istante sparisce nel nulla, dopo aver fatto o meno dei gesti rituali, ripetitivi o del tutto casuali (almeno per noi).
Da secoli si registrano casi di apparizioni in tutto il Mondo ed ogni civiltà possiede i suoi. In Occidente fu la fotografia paranormale ad inaugurare questo fenomeno. La casistica che abbiamo dinanzi è senza ombra di dubbio immensa e proiettata all'aumento. Le manifestazioni sono varie ed assumono aspetti così diversi tra loro, che è anche molto delicato parlare di classificazione dei casi.
Una suddivisione separa i fantasmi soggettivi da quelli oggettivi: i primi si rendono visibili ad una persona e per questo rimane il dubbio che sia la mente della persona stessa a sviluppare l'immagine, come in un sogno; la seconda rende terze persone partecipi all'apparizione.
L'aspetto più inquietante, è l'apparizione di fantasmi di defunti. Questa tipologia di apparizione sembra essere collegata a fattori mentali (telepatia, sogno) oppure a conoscenze personali. Pensate all'apparizione di parenti o conoscenti defunti che inviano messaggi o sembrano diversi dal letto di morte. Attualmente la spiegazione più accreditata sembra essere l'idea che questa particolare tipologia di fenomeno come l'apparizione, sia una specie di ricordo di qualcuno che per anni ha vissuto in quel luogo facendo sempre le stesse cose che in qualche modo sono rimaste impresse come su un negativo fotografico. Sempre seguendo l'esempio della pellicola, si potrebbe ipotizzare che la vita, ma soprattutto il tempo, come noi lo viviamo, sia solo una linea retta tra altre linee rette che rappresentano altre dimensioni e quindi altri mondi (universi paralleli, se così vogliamo chiamarli). Se per uno sconosciuto ed incontrollabile motivo, una di queste linee subisse una leggera e temporanea interferenza (magari di tipo magnetica), le due dimensioni che entrerebbero per così dire "in collisione" darebbero come risultato ciò che noi chiamiamo apparizione. Cercherò di semplificare con un'immagine: pensiamo a due rette sovrapposte che corrono nella stessa direzione: una rappresenta la vita reale e materiale nella quale viviamo quotidianamente, l'altra la dimensione ultraterrena, della quale sappiamo ben poco. Ad un tratto una delle due cambia traiettoria e si avvicina all'altra, fino a toccarla ed invaderne il campo .Ricordiamoci che siamo sempre nel campo delle ipotesi. Non è escluso che questa ipotesi, se si verificasse, potrebbe far scaturire anche altri fenomeni sconosciuti e probabilmente anche incontrollabili.
Oltre al perché appaiono, è interessante anche il modo in cui lo fanno. Dimenticate per un attimo i fantasmi classici come lenzuola, catene e cavalieri senza testa. Tante, tantissime apparizioni, mostrano entità vestite con gli abiti dell'epoca, altre volte sono soltanto entità sotto forma di vapore, di venti freddi (avvertiti solo da qualcuno e non da tutti), di globi di luce. Ora non resta che andare a vedere da vicino le diverse tipologie di figure che costellano questo argomento.

Nessun commento:

Posta un commento